Per i frettolosi...ecco i settaggi per andare subito in acqua:
WIDE
1080p
25fps
Protune OFF
Chi vuole approfondire potrà trovare sotto alcune dettagliate considerazioni...
Da quando è nata, la GoPro è stata sempre dotata di un guscio trasparente in grado di proteggerla dalle intemperie e consentire di immergerla in acqua.
L'evoluzione dei diversi modelli è giunta, oggi, a prevedere per le videocamere della serie HERO5, 6 e 7, diverse custodie: alcune in policarbonato, come la Super Suit originale GoPro, che consente di portare la camera fino ad una profondità di 60 m; altre che permettono di raggiungere profondità minori (fino a 40 m circa).
Altre custodie sono state realizzate in alluminio da diversi produttori e permettono di portare la videocamera a profondità superiori anche ai 200 m.
Qui alcuni link: Easydive Carbonarm , Isotta, Sml-Sub, Hugyfot vision.
Bene, ma come preparare la nostra amata GoPro prima di tuffarci?
Consideriamo, innanzi tutto, che gli ambienti sommersi, siano essi una piscina, un fiume, un lago, il mare, determinano una perdita di luminosità man mano che si scende verso il fondo. Ma non basta, con l'aumentare dello strato d'acqua tra la superficie e la quota alla quale ci troviamo, avviene un fenomeno che determina la graduale perdita dei colori. Così il rosso è il colore che ci lascerà per primo non appena superiamo approssimativamente i 5 m di profondità e, man mano che scendiamo, perderemo gli altri fino ad arrivare in un mondo caratterizzato dal blu.
Ecco, quindi, che si pongono alcuni problemi derivanti da queste peculiari caratteristiche dell'ambiente nel quale vogliamo effettuare le nostre riprese.
Diciamo subito che, come noto, le action cam non dispongono di fonte di illuminazione artificiale incorporata (flash) e questo rende assai problematico scattare fotografie in immersione. Per quanto detto appena sopra, la luce naturale ci potrà dare una mano soltanto nei primissimi metri consentendoci di ottenere soggetti correttamente illuminati e colorati.
Più giù dovremo dotarci di illuminatori potenti e dal grande angolo di campo. Spostandoci a profondità superiore ai primi metri, dunque, sarà preferibile effettuare delle video riprese e, poi, estrapolare dal filmato i singoli fotogrammi.
Le GoPro danno la possibilità di girare filmati ad alta definizione, raggiungendo il formato 4K. Utilizzare tale valore di definizione richiede, però, l'ausilio di tutta la "filiera" hardware necessaria a supportare il peso dei relativi files. Schede di memoria assai veloci, computer dotati di schede grafiche, memoria ram, hard disk ecc... adeguati al pesante lavoro di elaborazione. E poi, per gustare al meglio il nostro filmato in 4K, avremo bisogno di un televisore che supporti tale definizione (anche se, comunque, potremo utilizzare dei "normali" televisori non 4K).
Allora un consiglio potrebbe essere quello di girare i nostri video a 1080p, un formato che permetterà di ottenere risultati ottimi anche non disponendo di hardware particolarmente dotato.
Settiamo, adesso, il sistema video e scegliamo il nostro PAL (l'alternativa NTSC può essere penalizzante in caso non si disponesse di moderni televisori digitali e, comunque, in occasione di riprese in luce artificiale, stante il diverso valore della frequenza a cui lavora la rete elettrica nei paesi nei quali si adopera il sistema PAL rispetto a quello dei paesi che utilizzano NTSC, il che provoca effetti di "sfarfallio" delle immagini).
Tocca, quindi, alla scelta dei fps (frames per secondo). Il menu della videocamera offre una gamma di valori; in condizioni di luce non eccessiva (e ciò si verifica quasi sempre in immersione e, certamente, all'aumentare della profondità) sarà bene optare per il valore di 25fps. Valori più elevati (50fps, 120fps) possono essere preferiti se si ritiene di dover effettuare delle slow motion e, comunque, in condizioni di forte luminosità. Diciamo, tra l'altro, che da test effettuati da molti utilizzatori professionali, si è potuto appurare che, a parità di risoluzione (es. 1080p) la qualità scende all'aumentare del valore dei fps.
Veniamo all'angolo di ripresa; le GoPro offrono diverse possibilità (n.b. se si gira a 2,7K o 4K non sono disponibili alcune scelte) SUPERVIEW, WIDE (AMPIO), LINEAR (LINEARE). SUPERVIEW dà una visione a 16/9 che, però, allarga il campo inquadrato anche in senso verticale e, pertanto, permette di avere nell'inquadratura anche un soggetto che sta svolgendo l'azione con la videocamera montata in posizione assai vicina ad esso. In esterni ciò può essere accettato a meno di inquadrare strutture verticali che, in tal caso, apparirebbero assai deformate. Sott'acqua le prove effettuate hanno dimostrato un decadimento ai due lati dell'inquadratura con eccessiva distorsione dei soggetti che si trovano in tale posizione. WIDE presenta l'angolo di campo inquadrato maggiore (in acqua circa 90°), LINEAR restringe tale campo e, sopratutto in riprese esterne, evita l'immagine a barilotto tipica delle GoPro (vecchia maniera) . Ebbene sott'acqua è sempre preferibile avere un angolo di inquadratura esteso per dare spaziosità alle scene e, pertanto, è consigliabile scegliere l'angolo WIDE e, se possibile, dotare la videocamera di lenti grandangolari aggiuntive che arrivano a coprire angoli di 140°. Aggiungiamo anche che l'obiettivo delle action cam è ad ottica fissa e non permette regolazioni meccaniche, pertanto la variazione dell'angolo di ripresa avviene in maniera elettronica, con parziale perdita di qualità dell'immagine. Se ci dedicheremo alle riprese macro, utilizzando lenti aggiuntive, dovremo impostare lo zoom attraverso il touch screen, in modo da ottimizzare le dimensioni dei soggetti inquadrati, e potremo farlo soltanto prima di inserire la cam nella custodia avendo cura di tenerla accesa per tutto il tempo necessario per effettuare le riprese, pena la perdita di tale impostazione.
PROTUNE...questo sconosciuto
Le GoPro dispongono di un comando definito PROTUNE che, in sintesi, se attivato, impedisce alla videocamera di decidere autonomamente il valore dei vari parametri di ripresa (WB, color, ISO, EV). Avremo, così, la possibilità di migliorare la qualità dei nostri lavori ottenendo files meno compressi (e, però, più "pesanti") con grande facoltà di intervento in fase di editing.
in questo video una spiegazione sull'utilizzo e gli effetti di PROTUNE
Filtro rosso...si o no...!?!?
Collegato a quanto detto parlando dell'assorbimento della luce naturale e la graduale perdita dei colori man mano che si và in profondità, è l'argomento relativo all'uso di filtri colorati per le riprese in immersione.
Perchè utilizzare un simile accessorio? Per cercare di neutralizzare o, ameno, ridurre la dominante blu presente nelle immagini subacquee.
Esistono filtri di diversi colori, ma quelli più ricercati sono il magenta ed il rosso. Il filtro magenta è indicato per acque con dominante verde, mentre il filtro rosso si addice ad acque con prevalente dominante blu, come quelle del nostro Mediterraneo.
Come abbiamo già visto, nei primi 5 m circa i colori sono ancora tutti presenti e la luce naturale consente di evidenziarli, ma utilizzare un filtro colorato può aiutare a togliere la dominante; scendendo oltre i 15 m, anche a causa della diminuzione di luminosità, il filtro non può "dare" i colori che non esistono e, anche se ancora può servire, finisce però per ridurre ulteriormente la luce che raggiunge l'obiettivo.
Se disponiamo di illuminatori artificiali, allora evitiamo di posizionare filtri colorati davanti all'obiettivo della GoPro, altrimenti otterremo immagini fortemente condizionate dal colore del filtro stesso.
Attenzione, comunque, perchè queste lenti colorate non sono tutte uguali ed una scarsa qualità può pregiudicare enormemente il risultato finale.
Un filtro utilizzabile
Un filtro inutilizzabile
Filtro e luce artificiale